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Solo in Tre

  • Immagine del redattore: I Mezzi Speciali
    I Mezzi Speciali
  • 29 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Abbiamo cercato tanto e ovunque, per capire come venisse spiegato e raccontato ciò che siamo e come lo viviamo… 

E sinceramente, ne abbiamo lette e sentite di ogni forma, tipo e colore: dal threesome o trisom o 3some, al menage a trois, dal triangolo al terzetto, dalla troppia al trio, al tridente, alla “cosa a tre”, dalla situazione a T, a quella ad Y, alla poligamia, alla coppia aperta, al poliamore in tutte le sue varianti… 

Con termini da complessi a semplificati, da sigle e acronimi…  Abbreviazioni create proprio da chi non vuole sentirsi etichettato!


Ma la verità è diversa! 

La verità è che non c’è un manuale “d’uso e manutenzione” per riuscire a far emergere ciò che siamo:  non c’è solo la carne o solo il sentimento! 


È proprio così che è cominciata per noi: affacciando all' orizzonte del desiderio, dove i confini si sono espansi fino ad accogliere un'identità affine per trovare ciò di cui avevamo bisogno! 

Consolidare un piacere, farne una quotidianità anziché un’eccezione, non solo durante una serata di festa ma anche negli spazi che abitiamo.


E consapevoli che la condivisione di tutto questo con un’altra persona potesse svegliare paure - mettendo in discussione i principi del nostro rapporto - ma altrettanto certi di quanto la nostra relazione fosse stabile e solida sul punto per noi fondamentale: darci sempre di più!


Da questa base, l’equilibrio


Alzare una “manina” per trovarsi, ascoltarsi, comprendersi per eliminare “i pensieri cattivi”, darsi tempo per noi.


Tutte quelle che parevano difficoltà venivano attenuate dalla semplicità di comunicazione!


Sarebbe ipocrita non parlare delle lenzuola, ne possibile che in una situazione come questa ci si possa trovare pronti (fisicamente ed emotivamente) ad affrontare forze e dinamiche sempre, per noi e per altre persone, solo sognate…


Ma è stato simile a un ritorno all'adolescenza: l’incertezza dei “movimenti”, tempi che si incastrano, spazi e pause che cambiano dimensione, la percezione dei suoni che si fondono e i profumi che si mischiano.


Le mani sono sempre impegnate, le bocche hanno sempre pelle da baciare e mordere, ovunque ti giri trovi una forma di piacere.


E se serve una “pausa”... 


Ci si può fermare;

Si può guardare; 

E si può godere di quel momento.


No, non è semplicissimo! 

Si, è bellissimo!  



Sempre insieme, per poterci vivere il più possibile, per non perderci nessun attimo di felicità…  perché sai che nulla è per sempre!”

Sara




 
 
 

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